Italia e Francia trovano la chiave di svolta nel mercato aperto. Il Portogallo apre l'era del .pt

Il poker online è sempre in grande fermento e mentre l’Italia e la Francia sembrano vicine alla liquidità internazionale, il Portogallo apre ufficialmente le porte del gioco online a Pokerstars, che entra quindi anche nel mercato lusitano dopo ben 18 mesi di prova a play for fun. Ma ovviamente il tema che ci sta più a cuore è il percorso che sta portando alla realizzazione della liquidità condivisa fra il nostro paese e quello transalpino.

La soluzione che mette tutti d’accordo 

E la soluzione per arginare qualsiasi problema fiscale è quella di adottare una rake differente per ogni paese. Quindi i giocatori italiani avranno come sempre il 20% lordo sulla rake come tassazione e i francesi proseguiranno con il bagno di sangue del 2% sul pot. Non potrebbe esserci miglior situazione, sia per non creare malumori soprattutto nel mercato italiano e sia per velocizzare il processo che porta alla liquidità condivisa.

Una soluzione neanche nuova se vogliamo, visto che Pokerstars ha già adottato una rake differente per i giocatori inglesi a partire dal 2015. Infatti i sudditi di sua maestà per confrontarsi sul .com e per rispettare la nuova regolamentazione del gioco vigente in UK, subiscono un prelievo differente da parte della room dalla picca rossa.

Pokerstars quindi, non solo da l’idea, ma potrebbe anche essere la room che per prima potrebbe lanciare la condivisione internazionale fra Italia e Francia. Non a caso, i “Monopoli di Stato” assieme all’Arjel francese stanno lavorando alacremente in questa direzione, in modo da accorciare i tempi per la creazione di un mercato condiviso. Una soluzione che dunque aggira le diversità fiscali e che sicuramente potrebbe attrarre anche altri paesi in corsa d’opera.

Il Portogallo apre a Pokerstars 

Qualcosa si sblocca anche in Portogallo. Dopo 18 mesi di attese e di prove con soldi finti, Pokerstars.pt ha ottenuto l’OK da parte del “Servizio di Regolamentazione ed Ispezione del Gioco” (SRIJ). Qundi da oggi è già possibile giocare a NLH e PLO, sia in versione torneo che cash game. Semaforo verde anche per il blackjack nella parte casinò, mentre Spin&Go, roulette e scommesse verranno attivate in seguito.

Per il momento la room dalla picca rossa è l’unica ad aver ottenuto la licenza per il gioco in Portogallo e vedremo se nelle prossime settimane altre aziende si uniranno all’offerta di gioco. Situazione abbastanza paradossale quella lusitana, dopo 18 mesi fa è stato sbarrato l’accesso alle .com, mentre allo stesso tempo il governo di Lisbona ha operato per una mercato condiviso con Francia, Italia e Spagna.

Adesso questo primo passo importante con Pokerstars.pt in attesa di conoscere sviluppi anche sotto il profilo della condivisione internazionale. Potrebbe essere un partner fondamentale.

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