Gli uomini che sbancarono alla roulette, grazie a delle imperfezioni meccaniche (3° Parte)

evasore cinese

Ci sono storie che ormai si tramandano da casinò a casinò, con quel senso di romanticismo e di malinconia per tempi che ormai non torneranno più. Fra i più famosi trionfatori della roulette, da oggi vi parleremo di alcune storie che hanno un comun denominatore: delle imperfezioni ai meccanismi delle roulette, sfruttati a proprio vantaggio dai giocatori.

Richard Jarecky 

Rispetto alle altre storie che vi abbiamo raccontato, ambientate nel ‘800, questa volta si arriva nel secolo scorso ed esattamente negli anni 60. era un sudafricano di origini polacche. Era un professore di matematica presso l’università di Heidelberg. Anche lui si rese conto che le roulette dell’epoca avevano delle imperfezioni tecnico/meccaniche e così giunto a Montecarlo, inviò nel casinò dei suoi studenti, perché annotassero tutti i numeri che uscivano ai vari tavoli.

Il primo assalto vincente

Una volta visti i dati, capì perfettamente i settori e i numeri che uscivano con una frequenza più alta degli altri ed iniziò a giocare. In poche ore mise assieme quasi 100 mila franchi, prima che la sicurezza del casinò lo invitasse ad allontanarsi. Imperterrito, varco il confine con l’Italia e si presentò al casinò di Sanremo.

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Perchè Sanremo è Sanremo

Anche qui mandò in avanscoperta i suoi studenti e poi si mise a giocare in base ai dati. 300 milioni di lire vinte, che valsero un ban di due settimane. Ovviamente il “nostro eroe” dopo due settimane si ripresentò al Casinò di Sanremo e salì fino a 600 milioni di lire vinte. Da quel momento in poi il ban divenne perenne per Richard Jarecky.

Le nuove Roulette

Il sudafricano è stato uno degli ultimi a sfruttare le imperfezioni della roulette a proprio favore. Infatti negli avvenire, le nuove roulette sono state costruite con un nuovo metodo, che potesse prevenire tali imperfezioni. Un cambiamento che ha reso sempre più rare le imprese epiche che vi abbiamo raccontato.

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