Poker Live: Carlo Braccini batte il fisco Italiano

L’incubo per Carlo Braccini è finito. L’operazione “Allin” condotta in questi anni dal “Ufficio delle Entrate”, decade immediatamente e dunque per il player di Gubbio finiscono mesi e anni di lotte legali. Lo stato italiano perde meritatamente una partita senza senso e che ha sconvolto non poco le vite dei giocatori italiani in questo ultimo lustro.

braccini

Carlo Braccini

Cosa era “Operazione Allin

Dal 2009 lo stato italiano, attraverso l’Agenzie dell’entrate, ha effettuato centinaia di controlli sui giocatori italiani, che avevano ottenuto vincite nei tornei live di poker nei casinò esteri, ma facenti parte della comunità europea. In sintesi, lo stato avrebbe voluto una parte di quelle vincite, come tasse sul reddito del giocatore.

Vincite secondo lo stato non dichiarate e dunque come sorta di frode verso l’erario. Da sei anni battaglie su battaglie, con la comunità europea che già lo scorso anno si era pronunciata contro l’operazione, definendo la “doppia tassazione”  in contrasto con quanto affermato dai trattati europei.

Insomma se già pagando il buyin si versa un percentuale di esso, come tassa alla nazione che fa parte dell’unione europea, il player poi non è tenuto a pagare nuovamente le tasse nel proprio paese. Così si era espressa la “Corte di Giustizia europea” lo scorso anno, per i casi che riguardavano il team pro pokerstars Pier Paolo Fabretti e Cristiano Blanco.

Braccini e la fine di un incubo

Per Carlo Braccini, conosciuto online con il nick “Gubbio60” è la fine di un calvario che ha preso il via ad inizio 2010. Il player umbro ha dato sfogo a tutta la sua gioia, attraverso facebook. E’ lui quindi a dare per primo la notizia, ufficializzando l’annullamento dell’accertamento fiscale nei suoi confronti. Adesso vedremo se Braccini, chiederà un risarcimento per danni, che dopo tutti questi anni di attività legale, sarebbero anche legittimi.

Un futuro meno cupo per i giocatori italiani

Questo caso, unito a quelli già citati di Fabretti e Blanco lo scorso anno, faranno sicuramente giurisprudenza e dopo i tanti richiami della Comunità Europea, che ha minacciato sotto questo profilo lo stato Italiano con possibili sanzioni economiche, ecco che si apre un futuro più roseo per i nostri players.

Relevant news