Blackjack: il conteggio delle carte, come vantaggio per battere il banco

Se amate il blackjack non potete non aver visto il mitico film “Ventuno”, che racconta la vera storia di un gruppo di studenti del MIT, che il fine settimana si trasferivano a Las Vegas, per sbancare i tavoli del blackjack. A cavallo fra gli anni ottanta e novanta vinsero una miriade di dollari, tanto che all’inizio del nuovo millennio, quando la storia prese corpo fu inevitabile costruirci un film sopra. La loro virtù, fu quella di essere dei ragazzi sopra la media come quoziente intellettivo e creare un metodo di calcolo delle carte, da definirsi quasi perfetto visti i risultati.

Il conteggio delle carte nel blackjack 

Ovvio che il loro sistema di conteggio non sia mai stato svelato. Un trucco troppo bello per essere alla portata di tutti. Esiste però il classico conteggio delle carte, che se applicato in maniera rigorosa può sempre dare i suoi frutti. L’importante è non farsi beccare a contare. Ovviamente non è possibile per nessuno memorizzare tutte le carte che vengono distribuite, ragione per cui il metodo consiste nell’assegnare ad ogni carta un valore/punteggio che di solito è 0, 1 e -1.

 

Il running count 

La difficoltà consiste solo nell’effettuare una semplicissima somma, dove dobbiamo aggiungere o togliere 1, quando una carta esce dal mazzo. Poiché si tratta di sommare o sottrarre 1, appare evidente che non c’è bisogno di essere un genio della matematica per effettuare tale conteggio. Questa somma, come abbiamo detto, riflette la situazione (favorevole o sfavorevole) del mazzo ed è denominata running count. Dividendo il running count per il numero di mazzi rimasti si ottiene il true count, che è il vero indice da prendere in considerazione per le operazioni di gioco. Il nostro vantaggio consiste quindi nel puntare cifre alte quando la situazione è a nostro favore (il mazzo è caldo cioè ricco di figure e assi) e puntare poco quando la situazione è a favore del banco (Mazzo freddo).

Contare-carte-blackjack

Esempio pratico

Siamo seduti al tavolo con altri due giocatori e il sistema assegna -1 alle carte che hanno valore dieci e all’asso, 0 ai sette, otto e nove e +1 a tutte le altre carte. Supponiamo che il banco abbia un (5), il primo giocatore (7,8), il secondo giocatore (10,3) e noi (4,6). A questo punto dobbiamo iniziare a contare, partendo da zero, il 5 del banco che corrisponde a +1, al quale bisogna aggiungere 0 per il 7 del primo giocatore ed un altro 0 per l’8 del primo giocatore. Quindi rimaniamo a +1. Passiamo ora al secondo giocatore: il dieci corrisponde a -1, quindi andiamo a 0, poi bisogna considerare il 3 che ci fa tornare a +1. Contando le nostre carte arriviamo a +3. Il nostro conteggio attuale è quindi +3. Che dovrà poi essere convertito considerando il numero di mazzi rimasti, cosa che studieremo più avanti, per il momento è importante capire che il conteggio delle carte è una operazione (aritmetica) davvero elementare.

Il conteggio delle carte è legale

La questione della legalità, riguardo al conteggio delle carte, è un argomento abbastanza ricorrente nell’ambiente dei casinò. L’atto di contare le carte con solo il vostro cervello (senza quindi uso di apparecchiature elettroniche) è considerato perfettamente legale e al contempo non viene considerato come truffa. Non esiste alcuna legge o regola del black jack che impedisce di contare le carte. In ogni caso i casinò cercano di individuare i contatori di carte per allontanarli dal tavolo. Poiché i casino sono proprietà privata hanno il pieno diritto di chiedere al giocatore di andarsene, ma non possono intraprendere una azione legale nei suoi confronti. L’unica cosa che possono fare è forzare il giocatore ad allontanarsi. Pensate, comunque, che il più grande contatore di carte mai esistito, Ken Uston, portò in tribunale il casinò di Atlantic City vincendo la causa con la seguente motivazione della corte: i casinò non possono proibire l’accesso ai bravi giocatori.

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